venerdì 10 maggio 2013

CITTADINI E IMPRENDITORI AIUTATI A DIFENDERSI DA EQUITALIA E BANCHE



In seguito alla pubblicazione della nostra intervista Wally Bonvicini, attiva nella lotta in difesa dei cittadini messi in difficoltà da banche ed Equitalia, condivide con noi alcune lettere da parte d’imprenditori o semplici cittadini in cerca d’aiuto.
Queste testimonianze ci restituiscono uno spaccato del paese: preoccupazioni, speranze, impegno, disorientamento e la necessità sempre più forte di associazioni che aiutino a trovare una via d’uscita.



(Imprenditore umbro)

'E veramente difficile tirare avanti e a volte avvilente.
Spesso sembra di non farcela: i rapporti con i dipendenti, gli enti, le banche e i fornitori sono sempre più tesi. Non ci rendiamo conto che se non ci aiutiamo l’un l’altro affondiamo tutti insieme.
Noi imprenditori vediamo negato il nostro diritto al lavoro, siamo ancora visti come dei succhiasangue ed invece siamo noi che abbiamo dato il sangue, tutto!
Signora Bonvicini perché non apre una sede di Federitalia anche qui da noi? Posso mettere a disposizione un ufficio che tengo ancora libero in azienda e seguire inizialmente i primi associati.
Anche il supporto psicologico è importante.
Il primo problema da affrontare è lo stato d’animo dell’imprenditore che si addossa tutta la responsabilità dei suoi insuccessi. Bisogna invece far capire che i nostri fallimenti dipendono da un sistema economico, quello italiano, fatto di assistenza ai più prepotenti e spietato con chi non pesa sullo stato. Vogliono farci sentire degli incapaci per poter far leva sul senso di colpa.
Spero di venirla a trovare al più presto. Oppure può venire lei da noi per una conferenza? Ci dia una parola di speranza. E’ un momento in cui le cose appaiono ancora più difficile di quanto non siano già.
Un abbraccio da chi è sempre orgoglioso di tirare avanti la sua azienda e di essere un uomo libero e non servo. In fondo siamo alla quinta generazione di lavoro libero. Ce la faremo, dovessimo dare tutto, non possono taglierci la nostra capacità di lotta.
(Cittadino che ha trovato sostegno da Federitalia)


Gentilissima Wally,
nell’attuale momento storico dove stiamo vivendo tutti una fase di vera e propria decadenza, trovare un faro che illumina la via da prendere è a dir poco miracoloso. Parlo per me e per tutti coloro di cui amabilmente ti occupi. […]
Al di là di tutti i programmi di risanamento economico, di prodotto interno lordo, di crescita e programmazione futura, c’è bisogno di una rivoluzione culturale interiore, dove come primo fondamentale principio ci sia il bene comune e non il guadagno fine a se stesso.
Questo valore ha contraddistinto il nostro incontro per l’accoglienza, disponibilità e pazienza oltre che professionalità da te dimostratami.
Desidero pertanto ringraziarti profondamente per ciò che hai fatto per me e per tutti coloro in stato di bisogno, consapevole dell’importante punto di riferimento che dimostri di essere.


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