domenica 22 settembre 2013

SITUAZIONE DI PROFONDO EMPASSE



Caro Sig. Elia,

intrappolato nella trama frenetica delle esigenze quotidiane non riesco a trovare quel potente stimolo che mi imponga di raccogliere le energie necessarie per iniziare a cambiare le cose intorno a me in maniera forte.
Mi trovo nella fase di un torpido risveglio, tento di aprire gli occhi e mentre le nebbie del sonno si stanno lentamente dissolvendo intravedo surreali immagini di ipnosi collettiva. Provo a comunicare alle persone vicine ciò che vedo, ma non riesco a trovare le giuste leve per far capire che ci sono delle situazioni sbagliate che necessitano urgentemente di essere cambiate. La difficoltà è immensa: so che bisogna fare in fretta ma la dispersione di energia per cercare di mostrare ciò che vedo è smisurata. Tutto è visibile e manifesto, tutti guardano le stesse cose ma non le vedono: interpretano il visibile in maniera diversa, per i più tutto ciò che considero essere un pericolo non desta preoccupazione. Ci si abitua a tutto!

Nell’ultimo periodo, dalla fine del dicembre 2012, mi trovo in una situazione di profondo empasse. Devo usare una metafora. È come se mi trovassi insieme a poche altre persone sul sedile posteriore di un’auto, senza possibilità di accesso ai comandi; un’auto che procede a gran velocità, con un’accelerazione costante e in una direzione terribilmente sbagliata. Sono poche le azioni che possiamo compiere per poter rallentare l’auto, non riusciamo a raggiungere i comandi e tutto ciò che possiamo fare è tentare di rallentare l’auto con i piedi… impossibile riuscire a fermare o deviare la traiettoria dell’auto in questo modo. La soluzione è un avvenimento esterno, un muro, un masso, un’altra auto… insomma un enorme shock!
Credevo, convinto, che dicembre 2012 (il 21…) fosse il grosso shock che aspettavamo; avevo fatto un profondo e cosciente affidamento su quell’evento, non so con esattezza cosa mi aspettavo succedesse, ma credevo in quell’evento come l’unica soluzione per poter ripartire da zero.
Ho creduto nella pioggia di meteoriti in Russia (ridicolo, no?), in una rivoluzione su larga scala, ma noi crediamo di avere troppe cose importanti da perdere per lasciarle andare. Ho delegato per molto tempo la soluzione di questi problemi ad avvenimenti esterni aspettando il momento buono per intervenire. Non si può più aspettare.
Ho visto il Suo video CONFERENZA SU POLITICA & SCIE CHIMICHE. Ci sono moltissimi spunti e argomenti accennati ma non detti che mi persuadono a pensare che Lei abbia trovato la strada giusta per intervenire sulla realtà. Pensa che sia sufficiente instillare nelle persone il dubbio per stimolarle al risveglio? Come crede che si possa procedere?

Sono a disposizione.

A presto

(Mail firmata)

2 commenti:

  1. Nell’ultimo periodo, dalla fine del dicembre 2012

    ENNESIMA persona che sento dire, o scrivere questo! Come mai dalla fine dell'anno scorso abbiamo tutti la sensazione che qualcosa sia cambiato?
    Non lo sa spiegare nessuno bene, chiaramente.
    In ogni modo caro signore per questa sua domanda: Come crede che si possa procedere?
    Azione, non aspettare nessuno che ci salvi ma agire noi, cambiare, rivoluzione tutto ed anche in breve periodo. Questo termine "azione" non significa per forza di cose muoversi, agire è anche non fare. E se la situazione si fa estrema o troppo differente da come la volevamo perché non provare per del tempo a staccarsi dalla rete a cui siamo connessi?
    Io l'ho fatto per oltre un anno ed è un'esperienza certamente non facile se sei abituato alla routine, nostro primo grande errore, ma che certamente ti renderà più grande.
    Poi, ognuno tragga le sue conclusioni ma la realtà è descritta bene in questi due articoli.

    http://fintatolleranza.blogspot.it/2013/09/earthing.html
    che dimostra come siamo magneticamente non più connessi alla terra

    http://fintatolleranza.blogspot.it/2013/09/lumanita-si-puo-liberare-dalla-sua.html
    di Giuliana Conforto dimostra invece come siamo connessi alla rete e ne diveniamo dipendenti , o meglio paghiamo per averla.

    Un saluto a tutti quanti e mettere in pratica ciò che si apprende non sarebbe male come cambiamento, che dite?

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  2. Ritengo anche io che ci sia un risveglio progressivo, ancora incerto, lento e confuso. Il mio personale consiglio e' di cominciare o continuare dalle cose piu semplici ed ampliare gradatamente i propri orizzonti. Informarsi, informare. Cambiare abitudini nello quotidianita', dove faccio la spesa, cosa compro, cosa uso e cosi' via fino alla partecipazione ad incontri, convegni in forma passiva ed attiva. La qualita' del proprio tempo e delle proprie azioni sono gratificanti e contagiose. Ampliano e portano conoscenza

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